TITOLO: Jane Eyre
AUTORE: Charlotte Bronte
ANNO: 1847
PAGINE: 576
RECENSIONE: Jane Eyre è uno di quei libri che definire semplicemente "romantico" sarebbe riduttivo e ingiusto perchè Jane Eyre è molto di più, è un grande classico. Il quadro che ci viene illustrato dall’autrice è il susseguirsi di una serie di circostanze ardue e anguste , non facili da superare ma a tutto ciò si contrappone la forza e la resilienza di una donna che non si è mai fatta sottomettere da chi credeva di avere potere su di lei. Infatti, Jane fin dalla sua infanzia è sempre stata una bambina in una situazione assolutamente sfavorevole poiché si trova orfana e affidata alle cure della zia che la rifiuta. La sua infanzia trova fine solo quando diviene a sua volta insegnante presso l'istituto per bambine orfane e povere a cui viene affidata sin dalla più tenere età, a seguito dell'odio della zia, ma il suo spirito irrequieto non accetta la situazione di equilibrio che ha finalmente trovato e perciò segue la strada di tutte le fanciulle mediamente istruite ma povere ossia cerca lavoro come istitutrice privata. Proprio qui, a casa dei T., ha iniziato la vita adulta di Jane che, ben presto, si ritrova a fare i conti con le prime delusioni d'amore.
CITAZIONE: “Non può essere ch’io abbia tanta felicità, dopo tanto dolore. È un sogno; un sogno di quelli che ho fatto spesso, di notte, immaginandomi di stringerla ancora una volta sul mio cuore, come faccio ora; credendo di baciarla e sentendo che mi amava e che non mi avrebbe lasciato mai.”
TITOLO: Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde
AUTORE: Robert Louis Stevenson
ANNO: 1886
PAGINE: 128
RECENSIONE: Breve romanzo psicologico che, grazie al suo ritmo incalzante e alle sue poche pagine, si "beve" tutto d'un fiato un po' come la pozione del dottor Jekyll e del suo alterego Mr. Hyde. Ambientato nella Londra del XIX secolo, il romanzo di Stevenson inizia con una conversazione tra un avvocato e suo cugino circa una brutta storia di violenza consumatasi nei paraggi e si conclude con una riflessione sull'enorme divario tra Bene e Male, tra il Jekyll e il Mr. Hyde che è nascosto in ognuno di noi. Stevenson scrisse questa novella nel 1886, 70 anni dopo il gotico "Frankestein" di Mary Shelley.
CITAZIONE: "Dalla mutevole inconsistenza delle nebbie che si erano troppo a lungo beffate di lui, guizzava fuori all'improvviso il presentimento inequivocabile di un demonio"
TITOLO: Agnes Grey
AUTORE: Anne Bronte
ANNO: 1847
PAGINE: 157
RECENSIONE: Agnes Grey è un romanzo di tipico stampo ottocentesto nel quale la protagonista, appena maggiorenne, si imbatte nel suo primo ruolo da governante in due diverse famiglie d'alta borghesia ritrovandosi ben presto a fare i conti con le problematiche dell'insegnamento e dell'educazione dei suoi giovani allievi dal carattere esuberante.
CITAZIONE: “Ogni storia vera contiene un insegnamento; può capitare tuttavia, che il tesoro sia ben nascosto e, una volta trovato, risulti esiguo e insignificante, un grinzoso gheriglio rinsecchito che miseramente ripaga la fatica di schiacciare la noce.”